Individuazione
Trimestrale di psicologia analitica e filosofia sperimentale a cura dell'Associazione GEA
Direttore : Dott. Ada Cortese
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Giugno 1993 Pag. 10° Ada Cortese

Ada Cortese

 ATTIVITA' 

INCONTRO CON SILVIA MONTEFOSCHI

Silvia Montefoschi non è certo un nome sconosciuto ai nostri lettori nè tantomeno ai soci GEA essendo l’incarnazione del Pensiero che ispira il mio lavoro, la mia vita e la nostra Associazione. Non è possibile di lei parlare in poche righe.
Tutto il nostro lavoro, ripeto, consiste in fondo nel modesto eppure importantissimo tentativo di dare un contributo affinchè quanto in lei si è detto, possa diventare mondo attraverso l’atto della divulgazione e l’atto della formazione di nuove generazioni di psico-analisti.
Il più importante e il più prezioso insegnamento che ella abbia testimoniato è la capacità del soggetto umano di recuperare se stesso sopra ogni altra cosa reggendo la tensione della libertà.
Libertà, dunque, non facile, in quanto essa implica la convivenza con l’incertezza e col rifiuto di ogni forma di rassicurazione istituzionale.
La sua lezione fondamentale è dunque l’imperativo categorico di attenersi alla nobiltà interiore dell’uomo, a combattere perchè essa possa emergere, a vigilare affinchè essa non venga barattata per un poco di rassicurazione "edipica".
Proprio in tale spirito, lei, che fu socia fondatrice dell’AIPA (Associazione Italiana Psicologia Analitica) e Membro della Società Internazionale di Psicologia Analitica, uscì da entrambe le associazioni attorno al 1970 verificando l’inconciliabilità delle strutture gerarchiche istituzionalizzate con lo sviluppo della personalità dell’analista.
S. Montefoschi, medico e psicoanalista, è nata a Roma nel 1926. Fu allieva di E. Bernhard con cui svolse la sua analisi personale. Lavorò nel Centro Studi di psicoterapia analitica di Milano promosso da Pier Francesco Galli.
Pur riconoscendo nel rapporto duale analitico il momento creativo e formativo principale, ella giunse alla convinzione dell’importanza del rapporto analitico corale per realizzare la nuova tappa evolutiva da lei descritta e a cui diede il nome di "Soggetto Super-riflessivo".
Dopo aver con lei svolto il mio lavoro analitico personale e didattico, abbiamo realizzato insieme, e con tanti altri ricercatori, un Laboratorio Evolutivo. Esso nacque proprio a Genova alla fine del 1985, prese esattamente il nome di "Laboratorio Ricerche Evolutive Silvia Montefoschi" e là sperimentammo per circa due anni la nostra "voglia di Super-riflessivo", coinvolgendoci radicalmente in una convivenza che cambiò la nostra vita.
Ancora oggi, io personalmente non ho finito di raccogliere la messe di informazioni ed esperienze che quegli anni hanno inscritto nella mia carne.
So di certo che qualcosa di molto potente si è impossessato di me spingendomi, al di là della mia volontà (anche se essa non manca) ad insistere, senza attaccamento e senza particolari aspettative, nel tentativo che là, In Via Casaregis n.1, ebbe inizio. Credo sia l’esperienza più forte della mia vita, la più sensuale e monastica ad un tempo.
Fu un tempo di passione.
Che oggi prosegue.
Ed oggi sono felice, dopo che eventi indipendenti dalle volontà individuali, ci hanno sia pure solo fisicamente separate, poter rivedere Silvia e dedicarle questa Figlia: GEA
Ciao Silvia, Benvenuta!

Opere: "L’uno e l’altro" (Feltrinelli 1977), "Oltre il confine della persona" (Feltrinelli 1979), "Dialettica dell’inconscio" (Feltrinelli 1980), "Al di là del tabù dell’incesto" (Feltrinelli 1982), "Psicoanalisi e dialettica del reale" (Bertani 1984), "C.G.Jung: un pensiero in divenire" (Garzanti 1985), "Il sistema uomo. Catastrofe e rinnovamento" (Cortina 1985), "Essere nell’essere" (Cortina 1986), "La coscienza dell’uomo e il destino dell’universo" (Bertani 1986), "Il principio cosmico o del tabù dell’incesto" (Bertani 1987), "Il vivente" (Laboratorio Ricerche Evolutive 1989), "Fu una pioggia di stelle sul mio viso" -poesie - (Laboratorio Ricerche Evolutive).

Ada Cortese


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