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Trimestrale di psicologia analitica e filosofia sperimentale a cura dell'Associazione GEA
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Giugno 1996 Pag. 4° Agnese Galotti

Agnese Galotti

 PROFILI 

LOU ANDREAS-SALOME'

"La vita dell'uomo, sì, la vita è in sè Poesia. Noi la viviamo ignari, giorno dopo giorno, un poco alla volta, e intanto, nella sua sconfinata vastità, essa vive di noi, compone con noi la sua poesia."

Lou Andreas-Salomè (1861-1937)
Louise Von Salomè nasce il 12 Febbraio a San Pietroburgo, ultimogenita, dopo cinque maschi, del generale Gustav von Salomè e della moglie Louise Wilm.
Dopo aver abbandonato, sedicenne, la chiesa protestante riformata, nel cui credo era stata allevata, comincia a prender lezioni private di filosofia, letteratura e teologia dal pastore olandese Hendrik Gillot, che tanta importanza avrà nella sua formazione filosofico-spirituale oltrechè sentimentale.
Nel 1880 si trasferisce, accompagnata dalla madre, a Zurigo dove inizia a seguire i corsi di storia dell’arte e teologia, studi che verranno interrotti dalla sue cattive condizioni di salute, che richiedono un clima più mite.
Si trasferiscono entrambe a Roma e solo dopo due anni Lou riuscirà a convincere la madre a tornare in Russia senza di lei. Inizia il rapporto d’amicizia con il filosofo Paul Ree, che le presenta il non ancora famoso Friedrich Nietzsche. Fra i tre nasce un progetto di studio e convivenza, secondo un sogno di "fraternità ideale" (la "santa trinità"), che peraltro non si realizzerà mai per le insormontabili difficoltà create dall’innamoramento dei due filosofi per Lou, la quale oppone il suo rifiuto ad entrambi. Ciò non impedisce tuttavia il verificarsi di un intenso scambio intellettuale e spirituale tra Lou e Nietzsche, nonostante la burrascosa fine del rapporto dopo soli due anni dall’incontro.
La convivenza a Berlino di Lou e Ree dura invece cinque anni e si interrompe a causa del fidanzamento di lei, nel 1886, con il linguista Friedrich Carl Andreas, con cui si unisce in "matrimonio bianco" l’anno seguente. Nonostante le alterne vicende, i numerosi viaggi di lei e le relazioni sentimentali che entrambi vivranno con terzi, i due resteranno insieme fino alla fine dei loro giorni.
In quegli anni Lou è nel pieno della sua carriera di scrittrice: saggi, narrativa, critiche teatrali, recensioni, articoli su varie riviste. Scrivere è per lei una sorta di espediente attraverso il quale "la vita diventa conscia di se stessa".
La sua intensa attività intellettuale la porta a spostarsi sovente nelle principali città in cui ferve lo spirito di fine secolo: Berlino, Monaco, Parigi, Vienna, ...
Nel 1897 conosce il giovane poeta Rainer Maria Rilke, con cui si lega in un rapporto sentimentale e spirituale di cui ci testimonia l’intenso carteggio rimasto.
Con lui condividerà due viaggi in Russia, (1899-1900), che risulteranno altamente stimolanti per entrambi.
Nel 1911 partecipa al congresso della società psicoanalitica di Vienna dopodichè inizia i suoi studi e la formazione sotto la direzione di Freud, di cui diverrà collega nonchè amica e confidente nei bui anni della guerra.
Gli anni successivi saranno da Lou totalmente dedicati alla psicoanalisi, sia con il lavoro terapeutico che con quello di ricerca.

Periodo storico
La nascita di Lou coincide con un evento storico importantissimo per la Russia: l’emancipazione dei servi della gleba, evento che prelude a grossi cambiamenti politici ed economici in tutta Europa. Lou nasce sotto la stella della libertà e ciò caratterizzerà sempre il suo atteggiamento profondo e la renderà incapace di farsi seguace di alcun credo religioso o filosofico.
Gli eventi storici che fanno da sfondo all’intensa vita dell’intellettuale, scrittrice e infine psicoanalista, abbracciano quasi un secolo, caratterizzato da grandi capovolgimenti che vanno dal lento declino della Russia zarista fino alle violenze della Germania nazista dove, grazie alla "scienza ebrea" ch’ella praticava, fu spesso malvista quando non perseguitata.

Il pensiero
L’esperienza di Dio, a partire dall’intimità con lui così come è vissuta nell’infanzia, nonchè la sua perdita, l’esperienza della "morte di Dio", che dà il via all’ incessante ricerca di una nuova "fede", capace di coniugarsi alla "conoscenza", è da Lou indicata come l’archetipo dell’esistenza umana.
In "Erotismo", scritto da Lou prima dell’incontro con Freud, delinea il suo pensiero portante secondo cui amore sessuale, creazione artistica e fervore religioso sono tre aspetti differenti della medesima forza vitale.
E su questo tema, con tutte le sfaccettature che una vita tanto ricca presenta, si sono centrati tutti gli eventi più significativi della vita di Lou Salomè: dall’esperienza del primo amore (il pastore Gillot, suo primo maestro), alla celebrazione dell’amicizia come legame intellettuale prima ancora che affettivo (la "trinità" con Ree e Nietzsche), all’amore gioioso, in cui l’ispirazione poetica apre le porte di una percezione estatica (la relazione sentimentale con Rilke), fino all’iniziazione ad una conoscenza più ampia, che abbraccia anche l’inconscio e finalmente coniuga insieme i due aspetti fondamentali della vita: eros e conoscenza (come è emblematicamente titolato il carteggio tra Lou e Freud).
La personalità di Lou spicca per la sua intelligenza brillante accompagnata da una notevole capacità intuitiva. "Non ho mai incontrato nessuno - scriveva di lei Nietzsche - capace di trarre dalla propria esperienza una tale quantità di cognizioni oggettive, nessuno che sappia penetrare tanto profondamente in ciò che apprende." Tuttavia il sia pur breve incontro di Lou con quello che sarebbe diventato un famoso filosofo, così come il più "vissuto" rapporto con Rilke, sembrano accomunati, più che da una comprensione prevalentemente intellettuale, da una particolarissima - quasi pericolosa - intensità di vissuti capace di generare una profonda ispirazione (Nietzsche produrrà lo Zarathustra, Rilke il Libro d’ore).
Ma questa profondità di incontro che tocca in ciascuno le sorgenti della vita e della creatività, Lou la vive in maniera spregiudicata, essendo capace di prenderne anche distanza, quando ne è satura, per "ritornare a casa", ritornare in qualche modo a se stessa, cosa questa che non riuscirà altrettanto facile nè immediata a colui che sarà di volta in volta il suo interlocutore, il che darà origine a sofferenze ed incomprensioni.
Anche i rapporti di Lou con la psicoanalisi sono determinati dall’interesse per il processo creativo. Rilke e la Russia sono da lei indicati come i due eventi che la preparano a ricevere la psicoanalisi: "aver visto e vissuto da vicino lo straordinario e raro destino di un’anima individuale e l’essere cresciuta in mezzo ad un popolo la cui interiorità si comunica senza complicazioni".
Anche da psicoanalista il suo interesse teorico torna, malgrado il dissenso di Freud, alla problematica religiosa: il filo conduttore del suo pensiero aderisce sempre all’esplorazione di "quei fatti limite dell’anima umana che nell’artista conducono all’opera d’arte e nel santo all’incontro con Dio."

Bibliografia: L.A.Salomè "Uno sguardo sulla mia vita" Bompiani; Freud-Salomè "Eros e conoscenza" Boringhieri; Rilke-Salomè"Epistolario"LaTartaruga


Agnese Galotti


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