Individuazione
Trimestrale di psicologia analitica e filosofia sperimentale a cura dell'Associazione GEA
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Dicembre 1997 Pag. 7° Laura Ottonello

Laura Ottonello

 ATTIVITA' 

SEMINARIO: "MATERIA PSICHE E SPIRITO"

"Dei tre aspetti dell'essere: materia psiche e spirito, la psiche è un terreno di mezzo, il luogo della mediazione tra la materia e lo spirito "


Nella nostra cultura infarcita di immagini centrate sulla bellezza e sul benessere fisico molte sono le tecniche mirate a dare spazio e voce al corpo: corsi di ginnastica, danze di ogni tipo, yoga, rilassamenti o massaggi vari.
Tutto in nome di un benessere, che grazie al cielo oggi possiamo permetterci, che vede il corpo come protagonista, nella contraddizione di un dinamismo alienato dalla totalità interiore.
Corpo come oggetto sano o malato il cui linguaggio si esprime per segni somatici; corpo muto identificato erroneamente, oggetto tra gli oggetti, come il luogo esteriore della nostra specifica identità, luogo del nostro semplice apparire; corpo che invece è tramite e soggetto di un'armonica convivenza di tutto ciò che siamo.
Di fronte a questo risvegliato interesse sorge un'interrogativo:
quanto di tutto ciò che facciamo per il nostro corpo si trasforma in significato, parole, consapevolezza?
In tutte queste pratiche, ritagliate spesso frettolosamente tra un impegno e l'altro, viene a mancare non tanto il gusto per ciò che si fa (quando l'esperienza non viene invece vissuta come sforzo o dovere per la cura ed il mantenimento del nostro aspetto fisico) ma lo strumento che può aiutare a trasformare radicalmente l'esperienza, ovvero il pensiero, la parola all'interno di uno spazio reso sacro dalla condivisione consapevole.
L'evoluzione della coscienza avviene attraverso tre momenti fondamentali: la materia (il corpo), la psiche (sentimenti ed emozioni) e lo spirito (l'essenza); un processo graduale, lento e continuo che parte unicamente dalla nostra oggettualità inconscia, il corpo, forma materiale specifica quale espressione vivente dell'Essere.
Ascoltare le tensioni, ma non solo quelle, per accoglierle, contenerle e canalizzarle in nuova consapevolezza... Sarà un breve viaggio nell'universo emotivo che si muove dentro di noi; sarà un dialogo attivo con le nostre risorse ed energie che ci porterà a scoprire che rilassamento e presenza sono termini solo apparentemente contraddittori. Perchè il corpo, come scrive U. Galimberti è "apertura originaria" al mondo, abita il mondo e quindi trascende la nostra piccola identità personale per farsi veicolo di un processo evolutivo e di un discorso molto più grande e complesso che lo comprende.
Corpo la cui ambivalenza richiama da un lato alla fatticità, dall'altro al senso di quell'essere-nel-mondo che è espressione dell'umana possibilità esistenziale.
Il corpo è il tempio dello spirito; conoscerne il linguaggio è indispensabile poichè vivere consapevolmente l'esperienza significa accogliere, per dare senso, i messaggi che esso ci dà.
E così, va recuperato e valorizzato non solo il disagio che si cela dietro il sintomo vero e proprio (psicologico o fisico che sia non fa alcuna differenza), ma anche il ben-essere, quell'energia vitale che si esprime apertamente attraverso la gioia e il bene, ma che può prendere forma anche attraverso momenti più meditativi silenziosi e pacati, quando vi è coincidenza di corpo e presenza.
I messaggi del corpo vanno letti, decodificati, metabolizzati e resi coscienti per poter andare oltre il corpo come pura natura, oltre lo psichismo, quella condizione esistenziale angusta che ci costringe alla dimensione animale così dolorosamente distante dal regno del vero umano.
Per questo, imparare ad abitare il proprio corpo per percepirne la sacralità incarnata, è non solo auspicabile ma doveroso, necessario, vitale!
Non solo per la nostra stessa sopravvivenza fisica o psicologica ma soprattutto per la meravigliosa, unica, grandiosa opportunità che abbiamo: quella di vivere!

Laura Ottonello


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