Individuazione
Trimestrale di psicologia analitica e filosofia sperimentale a cura dell'Associazione GEA
Direttore : Dott. Ada Cortese
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Settembre 1998 Pag. 7° Maria Campolo
 ATTIVITA' 

ARTE E FILOSOFIA

Un invito a due seminari, che si terranno nel prossimo autunno, per condividere bellezza e pensiero.

In una delle stanze al terzo piano del museo, sulla parete bianca, è collocato, solitario, il quadro.
La grande magnifica cornice di legno dorato non racchiude questa volta la solita tela dipinta, al suo posto è stata invece appesa una seggiola di stile settecentesco.
La struttura in legno della seggiola rivela sobrietà ed eleganza sia nelle proporzioni che nella forma.
L’imbottitura della spalliera e della seduta è quasi completamente inesistente. Non vi è più traccia della tappezzeria, immaginiamo di broccato, che ricopriva quelle parti.
Ciò che rimane sono brandelli della tela interna dell’imbottitura che ora penzolano logori e polverosi.
L’etichetta posta accanto al quadro informa il visitatore che il titolo scelto da Beppe Dellepiane per questa sua opera è: "La Madonna della seggiola".
Il suono per quanto sommesso, della risata divertita, rompe il silenzio "museale".
Qualcuno chiede "Perché si può ridere vedendo quest’opera?" Detto altrimenti: che cosa ha comunicato l’artista da suscitare il sorriso? E su quali elementi ha fatto leva? A quale patrimonio comune fa riferimento l’artista? Amo l’arte e la pittura in modo particolare; mi dà gioia, e poiché la gioia ha come sua "necessità" quella di essere condivisa, è stato naturale che nascesse la proposta di un seminario aperto a tutti coloro che abbiano "voglia di bello." E’ questo l’unico requisito che viene richiesto ai partecipanti.
Il seminario prevede un ciclo di cinque incontri che vertono dunque intorno all’arte del dipingere: rifletteremo su alcune sue componenti essenziali, andremo, se possibile, a vedere insieme una mostra, ci faremo ospitare nello studio di un pittore perché ci dia la possibilità di scoprire ciò che accade prima e durante la nascita di un quadro.
Cercheremo così di mettere in pratica quanto il titolo del seminario promette: L'esperienza artistica.
Attingeremo anche alla storia dell’arte affiancandola a quella del pensiero occidentale di cui è compagna fedele.
E’ stato consequenziale quindi che accanto a questa proposta ne venisse formulata un’altra, che riguarda più strettamente il pensiero filosofico e che abbiamo intitolato: "Filosofia e vita quotidiana." Anche questo seminario prevede un ciclo di cinque incontri in cui, con l’aiuto di materiale audiovisivo, riformuleremo alcuni di quegli interrogativi che furono posti dai primi filosofi e che divennero, nel tempo, i temi fondamentali della speculazione filosofica.
Rifletteremo insieme sia sul perchè e sul come furono posti quegli interrogativi, sia sulle risposte che ad essi furono trovate.
Nel riflettere metteremo accanto al pensare filosofico sia la concretezza della vita che quotidianamente viviamo, che quanto emerge nell'esperienza analitica.
Cercheremo quindi di eliminare quella scissione che vede il filosofare come una attività mentale che troppo spesso ha come unica verifica la sola logica, correndo così il rischio di parlare, magari con splendida proprietà di linguaggio, di cose vuote e non della vita e del pensiero che essa stessa genera.
Queste attività che la nostra associazione propone, sono la logica conseguenza del presupposto che fonda GEA stessa: psicologia analitica e filosofia sperimentale.

Maria Campolo


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