Home Anno 13° N° 49 Pag. 7° Settembre 2004 Tiziana Paoli


Tiziana Paoli
 ATTIVITA' 

LE NUOVE INIZIATIVE:

il Piccolo Yoga Occidentale

Lo Yoga è una scienza antichissima nata in India. Esistono milioni di libri sullo yoga, essendo una disciplina complessa e molto vasta, con diverse diramazioni che discendono da scritture sacre come i Veda, gli Agama ed i Nigama.
Il ramo Hata utilizza il corpo per arrivare alla mente. Attraverso gli Asana (posizioni) ed il Pranayama (respirazione)
si raggiunge Dharana (ritiro dei sensi) e successivamente Samadhi (meditazione). Andando avanti con la pratica si possono percepire i Chakra (che appartengono al corpo sottile) le Nadi, Ida e Pingala ecc… Tutto questo e molto, molto di più, fanno parte di questa filosofia orientale, e, per chi è interessato può approfondire l'argomento consultando i testi specifici.
Per quanto mi riguarda, mi è stata data da Gea la possibilità di insegnare Yoga al mercoledì dalle 20 alle 21,30.
Sono molto felice di poter coniugare questi due grandi amori della mia vita e mi auguro che, attraverso di me, arrivi a voi tutta la bellezza dello Yoga.
Il Guru Swami Shivananda faceva una distinzione fra lo yoga indiano tradizionale ed il "piccolo Yoga occidentale".
Io, modestamente, lo definirei "piccolissimo Yoga occidentale" se vogliamo fare paragoni con quello tradizionale indiano.
Sostenendo "piccolissimo" non tolgo proprio niente a questa esperienza unica e molto personale che insegna proprio a non fare paragoni con nessuno e soprattutto a non entrare in competizione con se stessi.
Arrivare al silenzio dell'io ed esperire attraverso la meditazione l'esistenza tangibile del nostro mondo inconscio non mi sembra proprio una cosa "piccolissima"!
I motivi per cui le persone si avvicinano allo Yoga sono i più differenti: un motivo potrebbe essere semplicemente perché una persona non riesce ad allacciarsi le scarpe perché è rigido, oppure ha mal di schiena.
Alcuni di loro, risolto il problema, abbandonano la pratica; altri scoprono un mondo.
Anche in questo trovo un paragone con Gea dove credo la maggior parte di persone si avvicini per risolvere un problema reale ed immediato ma, è probabile che venga il giorno in cui ringrazi il problema che ti ha permesso di trovare uno spazio infinito.
Con il percorso dell'Hatha Yoga, grazie alle posizioni ed al respiro, impariamo a percepire ogni piccolo movimento, ogni sensazione che il corpo ci trasmette e che noi non sentiamo, essendo abituati a vivere nella non presenza, ad "utilizzare" il nostro corpo per vivere la realtà:
guidare la macchina, camminare per arrivare in ufficio, usare la bocca per mangiare o parlare, usare le orecchie per sentire ecc., ecc. senza percepire il miracolo di alzare un braccio nella presenza, assaporare ed ingoiare il cibo con il piacere e non per il nutrimento, fare la doccia per il piacere dell'acqua e non solo per essere puliti, camminare presenti al fatto della bellezza di muovere le gambe.
Il nostro tipo di cultura non ci insegna ad ascoltare tutto questo e ad essere grati alla vita per tutta questa perfezione.
La viviamo come fosse " scontata". Praticamente ci accorgiamo del nostro corpo quando facciamo l'amore (se siamo presenti) e quando siamo feriti o sofferenti. Allora, se ci fa male la pancia, ci accorgiamo che esiste la pancia.
Lo yoga insegna a sentire sempre il nostro corpo, nel male (per fortuna sporadico) e nel bene (tutti i giorni e momenti della nostra vita), stirarsi, sbadigliare, alzarsi al mattino ecc… Il corpo è parlante ed è la casa della nostra anima, non amarlo e non sentirlo veramente è come vivere in una casa sciatta, disordinata, dove non si vede l'ora di uscire perché non ci stiamo bene dentro.
Se abbelliamo la nostra casa con oggetti, quadri, tappeti, bei mobili ecc. a maggior ragione dovremmo abbellire (nel senso profondo della parola)
l'unica vera casa che abbiamo almeno finché la nostra forma di vita sarà quella sulla terra.
La pratica dello yoga fa scaturire naturalmente attraverso gesti e posizioni tutta l'eleganza, la regalità e la stabilità che ognuno di noi ha dentro e quando tutto questo viene acquisito ogni gesto violento, squilibrato e non in armonia non fa più parte di noi, scegliendo naturalmente la forza e non la violenza, il rilassamento e non la mollaggine apatica, l'assaporare e non l'ingurgitare, ecc… Concludo dicendo che Yoga in sanscrito significa unione e la parola Hatha è composta da Ha (sole) e Tha (luna).
Il nome stesso Hatha Yoga indica quindi una comunione con il tutto ed un modo olistico di sentire la vita senza essere separati da nulla.


Tiziana Paoli


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